Comune di Santa Maria di Sala
Città Metropolitana di Venezia

FONDAMENTA DEGLI INCURABILI - IOSIF BRODSKIJ - dicembre 2019

Il Gruppo di Lettura Buffet Letterario
leggerà il libro di Iosif Brodskij (1940-1996) Watermark (Fondamenta degli incurabili, 1989) in lettura per il 55° incontro del gruppo mercoledì 18 dicembre 2019 ore 20.30

Prossimo incontro: 22 gennaio 2020
 
NOTIZIE BIOGRAFICHE E BIBLIOGRAFICHE DI IOSIF ALEKSANDROVIC BRODSKIJ

Iosif Aleksandrovič Brodskij, noto anche come Joseph Brodsky (Leningrado il 24 maggio 1940- New York, 28 gennaio 1996), è stato un poeta, saggista e drammaturgo russo naturalizzato statunitense. Brodskij fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1987 e nel 1991 fu nominato poeta laureato (United States Poet Laureate). Scrisse principalmente in russo, fatta eccezione per i saggi, che scrisse in inglese. È considerato uno dei maggiori poeti russi del XX secolo.
Nasce a Leningrado nel 1940 nella famiglia ebraica Schorr (Shor), di antica ed illustre ascendenza rabbinica. I primi anni della sua vita coincidono con quelli della Seconda guerra mondiale e con l'Assedio di Leningrado, nel corso del quale perde uno zio a causa della fame. Il padre, fotoreporter di guerra, è quasi totalmente assente durante l'infanzia di Brodskij. Terminato l'assedio, il giovane poeta e sua madre vengono evacuati a Čerepovec per poi tornare a Leningrado nel 1944 in una nuova casa sul Litejnyj prospekt. Nel 1947 Brodskij comincia la formazione scolastica che non terminerà mai. Le idee estetiche di Brodskij si formano nella Leningrado di questi anni. L'architettura neoclassicista, pur parzialmente distrutta dai bombardamenti, le infinite prospettive pietroburghesi, il suo carattere di città costruita sull'acqua e i relativi riflessi colorati sono tutte impressioni che ricorrono nelle opere del Brodskij più maturo.
Non ancora sedicenne, abbandona gli studi per lavorare come apprendista tornitore nella fabbrica Arsenal di Leningrado. Brodskij nutriva già da qualche tempo, infatti, il desiderio di aiutare economicamente la famiglia. Compiuti i sedici anni vuole diventare medico e per un mese lavora in un obitorio dove fa pratica con il sezionamento dei cadaveri. L'esperienza lo segna profondamente e dopo poco tempo abbandona i suoi propositi in campo medico. Nei cinque anni successivi all'abbandono degli studi svolge i lavori più disparati: da tornitore a fuochista a guardiano di un faro fino a partecipare a spedizioni geologiche in Sacha-Jacuzia e Siberia. Nell'estate del 1961 abbandona anche questo lavoro a causa di una crisi nervosa e ottiene il permesso di tornare a Leningrado.
Sono questi gli anni in cui Brodskij legge moltissimo, anche senza un ordine preciso, in particolare letteratura religiosa, filosofica oltre alla poesia. Inizia a studiare inglese e polacco. Nel 1959 è già stato introdotto nell'ambiente letterario e ha collezionato conoscenze importanti del calibro di Evgenij Rejn, Anatolij Genrihovič Najman, Vladimir Ufljand e Bulat Okudžava e Sergej Donatovič Dovlatov. L'anno successivo a queste conoscenze in campo letterario partecipa alla sua prima grande esibizione pubblica, il Torneo dei poeti nel Palazzo della Cultura Gorkij a Leningrado esibendosi con la lettura della sua poesia Cimitero ebreo che provoca uno scandalo.
Nell'agosto 1961 a Komarovo conosce, grazie alla mediazione di Rejn, la poetessa Anna Andreevna Achmatova, nel 1962 Nadežda Jakovlevna Mandel'štam e poco dopo, a casa dell'Achmatova, Lidija Korneevna Čukovskaja. Dopo la morte dell'Achmatova nel 1966 Brodskij e gli altri letterati a lei vicini, vengono definiti Gli orfani dell'Achmatova. Nello stesso periodo conosce la giovane pittrice Marianna Pavlovna Basmanova. Da questo momento a lei, celata sotto le iniziali "M.B.", Brodskij dedica molte poesie. Marianna Basmanova diventerà sua moglie e nel 1967 avranno un figlio: Andrej.
Stando allo stesso Brodskij, egli comincia a scrivere poesie a 18 anni. Tuttavia esistono alcune poesie datate 1956-1957. Le poesie più celebri di questo primo periodo sono sicuramente Piligrimy (in russo: I pellegrini), Pamjatnik Puškinu (Monumento a Puškin) e Roždestvenskij romans (Romanza di Natale), caratterizzate da un'accentuata musicalità, a volte addirittura tendente all'improvvisazione jazz. Più tardi Brodskij considererà poeti sommi Achmatova, Cvetaeva e Auden, a seguire Konstantinos Kavafis e Robert Frost. Il canone dei massimi poeti era concluso da Rainer Maria Rilke e Boris Pasternak. La prima poesia pubblicata da Brodskij è Ballad o malen'kom buksire (in russo: Ballata del piccolo traino) apparsa nel 1962 su un giornale per bambini, il Kostёr.
Non passa molto dall'inizio della carriera poetica di Brodskij che iniziano anche i problemi con la censura sovietica. Le prime avvisaglie della persecuzione si manifestano con la pubblicazione di un articolo datato 29 novembre 1963 sul Večernij Leningrad nel quale si bollava Brodskij di parassitismo sociale, adducendo come prova citazioni dalle sue poesie, stravolte ed estrapolate dal loro contesto. Brodskij si accorge delle calunnie ma è più concentrato su problemi personali e in particolare sulla separazione dalla moglie M. Basmanova. A questo periodo risale anche il tentato suicidio. L'8 novembre del 1964 viene pubblicata una raccolta delle lettere alla redazione del Večernij Leningrad, in cui i lettori esigono una punizione per Brodskij e il 13 gennaio viene arrestato.
Il mese successivo ha il suo primo attacco di cuore che lo porterà per tutta la vita a soffrire di angina. Brodskij considererà questa malattia un costante avvertimento dell'incombere della morte, come si percepisce in molte delle sue poesie. Il 13 marzo 1964 Brodskij è condannato al massimo della pena prevista per il reato di parassitismo: 5 anni di lavori forzati in esilio nel distretto di Konoša. Tuttavia in un'intervista Brodskij parla del periodo dell'esilio come del più felice della sua vita in quanto può dedicarsi allo studio della poesia inglese, in maniera particolare delle opere di Auden. Oltre alle numerose pubblicazioni poetiche per le case editrici dell'emigrazione russa all'estero (Vozdušnye puti, Novoe russkoe slovo e altre), tra agosto e settembre del 1965 vedono la luce due suoi componimenti su Prizyv, (in russo: il richiamo) rivista locale del distretto di Konoša. Il processo al poeta dà l'impulso alla nascita del Movimento in difesa dei diritti umani in URSS e attira l'attenzione dell'Occidente sulle violazioni dei diritti umani in Unione Sovietica. Con la partecipazione attiva dell'Achmatova viene condotta una campagna pubblica in difesa di Brodskij.: figure di spicco di questa campagna compaiono la stenografa Frida Vigdorova e Lidija Čukovskaja. Sotto la pressione dell'opinione pubblica sovietica e mondiale (soprattutto dopo il discorso al governo sovietico di Jean-Paul Sartre e di altri intellettuali di fama mondiale) la durata della pena viene ridotta restringendola al periodo già scontato, consentendo così a Brodskij di tornare a Leningrado. Nell'ottobre del 1965, su raccomandazione di Boris Bachtin e Čukovskij, entra nella sezione dei traduttori dell'Unione degli scrittori dell'URSS, il che gli evita ulteriori accuse di parassitismo. Nelle sue interviste Brodskij si è sempre dichiarato contrario all'immagine di oppositore al potere sovietico, spesso attribuitagli dai mass media occidentali.
Dopo il ritorno a Leningrado Brodskij rimane in Russia ancora sette anni.
In questi anni Brodskij diventa sempre più celebre, comincia ad essere invitato nelle università occidentali, gli si chiedono interviste e diventa popolare anche tra gli studiosi slavisti pur non riuscendo ad ottenere dalle autorità nessun permesso di lasciare il paese. Il KGB, dal canto suo, continua a tenerlo sotto controllo pur non disturbando l'apparente tranquillità di questo periodo della sua vita.
Nel maggio 1972 Brodskij viene chiamato dall'ОVIR, il dipartimento per i visti e gli stranieri dell'Unione Sovietica. Lì viene posto davanti alla scelta: emigrazione immediata oppure prepararsi a subire quotidiani interrogatori, carcerazioni e reclusioni in ospedali psichiatrici. Intanto nel 1964 gli era già capitato due volte di essere ricoverato negli ospedali psichiatrici e questo era stato per Brodskij, stando ai suoi stessi scritti, molto peggio dell'esilio o del carcere. Brodskij non esita, a questo punto, a lasciare l'Unione Sovietica. Prima della partenza Vladimir Rafailovič Maramzin propone all'autore di raccogliere tutti i manoscritti delle opere per poterle poi pubblicare clandestinamente in samizdat in Russia una volta espatriato l'autore: risultato di questa proposta fu la prima, e fino al 1992 l'unica, raccolta delle opere di Brodskij in Russia.
Nel giugno del 1972 Brodskij lascia Leningrado, già privato della cittadinanza sovietica, alla volta di Vienna: qui conosce personalmente il poeta inglese che più di tutti l'aveva ispirato negli anni dell'esilio, Wystan Auden, che al momento risiedeva nella capitale austriaca. Il poeta inglese dimostra grande solidarietà nei confronti di Brodskij introducendolo negli ambienti letterari di Vienna, come lo stesso Brodskij riporta in un'intervista. Assieme ad Auden, nel giugno dello stesso anno, partecipa al Poetry International, un incontro internazionale di poeti che si tenne a Londra dove stringe amicizie importanti, come quelle con Isaiah Berlin, Séamus Heaney e Robert Lowell. Poco tempo dopo ottiene un posto come professore presso l'Università del Michigan stando a quanto afferma Heaney in una sua lezione sulla poesia.
Nel luglio 1972 Brodskij parte per gli Stati Uniti e si stabilisce nella città di Ann Arbor, per insegnare fino al 1980 all'Università del Michigan. Per i successivi 24 anni terrà lezioni in molte università nordamericane, come l'Università di New York e la Columbia University. Insegna storia della letteratura russa, teoria del verso, legge pubblicamente i propri versi ai forum e ai festival internazionali di poesia in svariati stati: USA, Canada, Inghilterra, Irlanda, Francia, Svezia e Italia.
Mentre Brodskij è negli Stati Uniti, i suoi genitori per ben dodici volte fanno richiesta di poter far visita al figlio, senza mai ottenerne il permesso. Allo stesso poeta verrà addirittura negato di presenziare al funerale tanto della madre quanto del padre. Nel 1977 ottiene la cittadinanza statunitense e dal 1980 si trasferisce nel Massachusetts a South Hadley, dove dal 1982, fino alla morte, insegnerà al Consorzio dei cinque college. Nel 1990 sposa l'aristocratica italiana di origine russa Maria Sozzani, dalla quale ha una bambina, Anna.
Già prima di emigrare in Occidente, Brodskij era largamente conosciuto, soprattutto a partire dal 1964 quando furono rese note le registrazioni e le stenografie del processo a carico del poeta. La sua vita all'estero mutò sensibilmente rispetto alle restrizioni a cui era costretto in URSS. In Russia non riesce a far stampare ufficialmente quasi nulla a causa della censura; (come si è già detto la prima raccolta in russo è quella in samizdat del 1977) e perciò per qualche anno non compare alcuna pubblicazione di poesie di Brodskij che all'epoca scriveva solo in russo.
Dal 1972 iniziа a scrivere anche saggi, attività che non abbandonerà più fino alla sua morte. Caratteristica principale di questo genere in Brodskij è la scelta della lingua: non più il russo come era avvenuto e avverrà per le poesie, bensì l'inglese.
Negli USA vengono pubblicati tre libri di saggistica: Less than one, Watermark (Fondamenta degli incurabili) e On Grief and Reason. La saggistica non fu una parte di minor rilievo nella sua produzione e anzi contribuì in maniera cospicua alla fama di Brodskij oltre i confini dell'Unione Sovietica oltre a fornire una preziosa chiave di lettura della sua poetica, senza contare i riconoscimenti ufficiali che questi saggi ottennero.
Ad esempio il libro Less than One fu premiato come miglior libro di critica del 1986 dal National Book Critics Circle. Nel 1987 riceve il Premio Nobel per la letteratura con la motivazione: “Per una produzione onnicomprensiva, intrisa di chiarezza di pensiero e intensità poetica”.
Fondamenta degli incurabili, titolo originale Watermark, è un saggio dedicato a Venezia, pubblicato nel 1989. Deriva il suo nome dall'Ex Ospedale degli Incurabili di Venezia, ubicato presso le Fondamenta delle Zattere allo Spirito Santo nel sestiere di Dorsoduro.
L’ospedale, complesso architettonico di due piani, venne edificato nella seconda metà del XVI secolo su progetto di Jacopo Sansovino o, secondo altri, di Antonio Zentani. Tuttavia, è certo che nessuno di costoro ne seguì anche solo parzialmente la costruzione, di cui si occupò invece Antonio da Ponte. L'ospedale fu detto "degli Incurabili" in quanto accoglieva i malati inguaribili dell'epoca, nello specifico di sifilide. Ora è sede dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Il saggio fu commissionato a Brodskij nel 1989 dal Consorzio Venezia Nuova, l’Ente Ministeriale predisposto alla salvaguardia della città lagunare. Fu scritto originariamente in inglese, tradotto da Gilberto Forti e pubblicato dal Consorzio stesso in edizione fuori commercio. Fu successivamente edito da Adelphi nel 1991.
Il titolo originale è Watermark che in inglese significa sia livello (dell'acqua di mare o di fiume) che filigrana (della carta, ma anche in senso figurato). Come spesso accade, la traduzione italiana perde completamente questo importante gioco di parole e il suo duplice significato.
L'incipit del saggio ricorda il primo incontro dello scrittore con Venezia nel 1972, un incontro che per i successivi diciassette anni si ripeterà regolarmente. Durante il periodo di chiusura invernale della Università dove insegnava, Brodskij infatti lasciava l'America e trascorreva a Venezia la sua vacanza nel momento dell'anno che prediligeva, l'inverno. Il libro è un ritratto di Venezia, espresso con il linguaggio della poesia e del saggio. Venezia è colta nella sua magia, unica e irripetibile.

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Iosif_Aleksandrovic_Brodskij

Alcuni scritti pubblicati in Italia:

•    1986 Poesie, Adelphi
•    1987 Fuga da Bisanzio, Adelphi
•    1988 Dall’esilio, Adelphi
•    1989 Fondamenta degli incurabili, Adelphi, 1991
•    1995 Marmi, Adelphi
•    1996 Poesie italiane, Adelphi
•    1998 Dolore e ragione, Adelphi
•    2003 Profilo di Clio, Adelphi
•    2004 Poesie di Natale, Adelphi
•    2015 Conversazioni
 
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